LIMANA Migliaia di visitatori hanno affollato la biennale dedicata alle più ricercate lavorazioni del cacao Assalto agli stand del cioccolato Artigiani provenienti da tutta Italia si sono misurati con prelibatezze e “architetture” di ogni genere Limana

Biennale al cioccolato si potrebbe definire una domenica limanese che ha raggiunto le migliaia di presenze lungo l’arco della giornata unendo gli appassionati della seconda edizione di Cioccolando e della Biennale di pittura. Complice il clima quasi primaverile che ha fatto confluire a Limana la folla curiosa di riservare le scioglievolezze al palato, gli aromi all’olfatto e i colori alla vista. Ha prevalso la riconquista della manualità, semplice o raffinata, hobby o professionalità. Gli artigiani del cacao provenienti dal nord e centro Italia hanno offerto il carnet della loro produzione con tante originalità quanti i maitres dei laboratori. Di casa l’organizzatore dell’evento Mirko Della Vecchia, il bancale del Nevegal, i Cavalieri di San Martino con cioccolato e vino, il Dassi aperitivo. Indaffarati i sempreverdi volontari della Pro loco che hanno rovesciato fumanti polente, servito tagliolini al cacao e pane salato al cioccolato. Una degustazione lunga per la giuria del Concorso di torte che ha dovuto vagliare ben più di 100 dolci impastati in casa con ricette di un tempo, accostamenti inusitati e architetture al cioccolato di maestri d’arte. Uno sguardo oltremare con “Gli occhi dell’Africa” che ha promosso la cultura nera del cacao e l’importante rassegna cinematografica africana del Friuli Poi spazio per tutti gli ideatori; ha fatto del verde pistacchio e del bergamotto il proprio simbolo Choco passion o della fragolina su cioccolato bianco Naturall; Modigliantica ha legato le spezie di tradizione nordica al panforte toscano. Non sono mancati i richiami alle essenze con l’abbinamento del cioccolato all’aromaterapia, alla salvia, al basilico, al rosmarino e alla lavanda. Fila da prima teatrale alla Boutique del gelato che per l’occasione ha inaugurato la produzione di quattro gusti da intenditori. Come nei dipinti della Biennale è prevalsa la bicromia in cui cercare bagliori di luce, così nell’atmosfera leggiadra del mattino in piazza non sono passati inosservati gli animali di Moreno De Biasi che ha riversato la sua arte facendo sollevare in aria scaglie di cioccolato insieme ai colleghi scultori o i fili di paglia del caregheta Attilio Masoch che partì nel 1937 con il padre per portare il mestiere in Emilia e in Australia. Intarsi o grandi campate sui toni del bianco, nero e variazioni di grigi per i tre primi premi della Biennale di pittura degli autori Pierluigi Slis, Giuseppe Nardi e Laetitia Calcagno. Presenti alla premiazione le autorità locali, i consiglieri regionali Guido Trento e Dario Bond, l’onorevole Maurizio Fistarol; gli onori di Casa alla Pro loco e Amministrazione oltre ai giurati. Casuale l’assegnazione di una targa di riconoscimento per meriti artistici ad un ragazzo disabile che ha fatto, insieme ai dipinti fuori concorso di Riccardo, toccare il tema delle diverse forme di comunicazione.

Cristina Orsega