Questo è l’articolo pubblicato qualche giorno fa su un quotidiano locale,possiamo interpretarlo in divese maniere,ma il fatto grave è che per l’ennesima volta a rimetterci sono le categorie più svantaggiate.

Come vi ponete di fronte a tutto questo ?

NEUROPSICHIATRIA INFANTILE A CUSIGHE / LA DENUNCIA DI DUE GENITORI

<< ASSURDO L’OBBLIGO DI ACCOMPAGNARE I FIGLI SUL PULMINO >>

Quando hanno visto la comunicazione sono rimasti sbalorditi. I genitori di una ragazzina dell’Alpago che da quattro anni utilizza il servizio di neuropsichiatria infantile di Cusighe, sostengono di aver ricevuto l’ordine da parte della segreteria del centro di accompagnare personalmente la bimba, oppure di farlo fare ad un adulto di loro fiducia, nel tragitto da casa fino a Cusighe espletato da con i mezzi del centro. Questo per sollevare da eventuali responsabilità la direzione sanitaria. Un’iniziativa che, però, la direzione dell’Ulss 1 disconosce, promettendo di fare chiarezza su chi e perché abbia dato un ordine che non arriva certo dai vertici. «Ci è stato spiegato – scrive la coppia – che la decisione sarebbe dettata dalla necessità di tutelare la sicurezza dei minori e/o sollevare la direzione sanitaria da responsabilità di qualsiasi tipo nel periodo precedente e successivo all’azione terapeutica vera e propria». Evidente che un impegno di questo tipo costringerebbe questa e molte altre famiglie a rinunciare al servizio, vista l’impossibilità di molti genitori di avere a disposizione così tanto tempo libero.

«Noi crediamo – scrivono i genitori – che questa decisione di carattere amministrativo sia profondamente ingiusta e negativa, nonché lesiva dei diritti sociali». Si appellano pertanto a tutti coloro che condividono questa posizione affinché si attivino per fare in modo che ogni famiglia, di qualsiasi condizione, possa continuare ad usufruire del servizio che viene ritenuto un aiuto importante nell’educazione e la formazione dei figli.

«Crediamo sia evidente – prosegue la coppia – che molte siano le famiglie non in grado di accompagnare costantemente e per più volte la settimana i propri figli al centro di Cusighe, trovandosi di fatto nelle condizioni di dover scegliere di rinunciare ad un servizio utile e apprezzato».

Sia il direttore sanitario Lucio Di Silvio, sia il direttore medico, Raffaele Zanon, negano che vi siano state mai disposizione in questo senso e invitano chiunque avesse avuto una simile comunicazione a contattarli direttamente.